Cantamilano
  

 
 
 
 

 

 

C'ERA UNA VOLTA IL PRATICELLO:

Nato in un casotto delle Ferrovie dello Stato, in quella che era l’estrema periferia del ticinese, la trattoria del Praticello sorgeva a ridosso di una massicciata lungo i fianchi di una ferrovia, dove ancora oggi si trova, abbandonato, così come si trovava prima che un gruppo di persone ne facessero il più famoso ritrovo folk italiano.
Erano gli anni ’60, anni di trasformazione non solo della nostra città, ma anche del pensiero e del modo di vivere. In questo periodo infatti la gente di ogni ceto, cultura, educazione, cercava momenti in cui riconoscersi e capirsi di più.

 

Gente di ogni “razza” si dava appuntamento al Praticello: musicisti e cantanti, attori e macchiette, dilettanti e professionisti che dopo le loro performance in teatro, al night o in sala da ballo, finivano al Praticello per trascorrere il resto della serata, più spesso della notte, mescolati ad una folla policroma di imprenditori e perditempo, signore e battone, giovani ed anziani, regolari e “non”.
Ciascuno faceva o poteva fare qualcosa, si sedeva dove trovava posto accanto a chiunque, a qualsiasi tavolo solo parzialmente occupato; si mangiava e si beveva fino all’alba. Così ogni notte, l’impiegato con il capoufficio, lo studente e il professore, l’operaio con il datore di lavoro, lo scrittore e il giornalista, l’architetto con lo sfrattato, l’avvocato con chi forse avrebbe avuto bisogno di lui, amici fino a mattina ad ascoltare o commentare le canzoni del Lucio o del Gianni, le sceneggiate del Rinone o del Rudy, i canti modificati del Maffi o i proverbi del primo Nino Rossi, i cucchiai del Meazza piuttosto che le melodie del “Wanda”, con Cino Bottelli, Angelo Servida, il Pinza, Walter Valdi, El Ziffol e tantissimi altri.
Sovente si andava al lavoro o a scuola senza nemmeno far tappa a casa.
È capitava anche a me, allora giovanissimo, di innamorarmi dell’atmosfera di questo locale, della sua filosofia e dei suoi avventori.
Da allora l’ho voluto ricordare attraverso spettacoli di teatro-cabaret, trasmissioni televisive o radiofoniche.
Nel 1975 giunse del tutto inaspettato il successo della trasmissione intitolata C’era una volta il Praticello, la serie realizzata con Telereporter.
Iscritta al “Premio Venezia”, vinse a sorpresa gareggiando con 180 programmi presentati dalle Televisioni di tutta Italia.

La storica osteria del Praticello è chiusa ormai da oltre quaranta anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



 

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"Un Amore chiamato Milano"